Riporto un articolo dal sito www.controcampus.it che ringrazio.
Nello splendido scenario della Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, il 22 Settembre si è inaugurata la mostra di design “Legami Paralleli- Viaggio, Terra e Fuco”, e sarà possibile visitarla fino al giorno 14 Ottobre. Al vernissage sono stati presenti il presidente dell’associazione Libero Arbitrio NoemiTaccarelli, l’architetto Alessandro Lenarda, lo storico Giuseppe D’angelo e il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Gli allestimenti seguono il fil rouge del viaggio, e partono da studi che hanno dimostrato che le tecniche di lavorazione e i materiali tipici dell’isola di Murano hanno, durante le varie epoche, viaggiato lungo tutto il mondo, miscelandosi con le diverse culture dall’America all’India e ricreando nuovi paradigmi culturali di creatività. Da questa indole girovaga del vetro, nasce il tema della mostra, “viaggio”, e dalla materia prima della creazione, la “terra e il fuoco”.
Questo percorso è interpretato dall’eccellente creatività delle aziende: Antares Venezia, Light 4; Nuova Vetreria Resanese, Selene Illuminazione, e Sil Lux; molti dei pezzi esposti sono anche acquistabili. Inoltre è in esposizione anche la collezione privata di pezzi unici in vetro di murano lavorato a mano da grandi maestri vetrai, disegnati dall’arch. designer Alessandro Lenarda.
Fino alle epoche recenti, viaggio è stato sinonimo di mare, e quindi, ad accompagnare il percorso del vetro e della luce, sarà presente il progetto “Legami Italiani”, promosso dalla conceptor Nadia Zamporetti. che punta al recupero della produttività della Corderia Militare di Castellammare di Stabia, attraverso il coinvolgimento di grandi maestri di design nella progettazione di prodotti realizzati con l’utilizzo dei cordami naturali.
Un plauso va all’associazione culturale no profit LIBEROARBITR!O che ha ideato e realizzato l’evento. Questa associazione è una realtà stabiese che crede nella città e nello sviluppo culturale e turistico del territorio. Per vedere le foto della mostra, realizzate dal fotografo Nico Clemente, ci si può collegare qui.